Installazione audio esterna
(un altoparlante, un lettore mp3, un amplificatore se la cassa non è amplificata). L’altoparlante è rivolto verso la direzione della Qibla (La Mecca). L’audio si attiva nelle stesse ore previste per la preghiera mussulmana .
Il suono che si ode è l’adhān (o azan), l’invito alla preghiera recitata da un muezzin. Un modo per i mussulmani di scandire l’orario di raccoglimento nella preghiera e anche la maniera di ricordare a tutti, i precetti della parola coranica. Come la campana per i cristiani, la voce è il mezzo per richiamare l’attenzione dei fedeli a Maometto.
Il suono varca i confini geografici e nulla lo trattiene.
Il limite militare, quello della zona invalicabile, della barricata, del muro perde la sua essenza di fronte alle onde sonore che non trovano in esso una barriera sufficiente per essere bloccate.
Udire è poter avvertire una presenza dove l’occhio non arriva.
Nell’interminabile ripetizione dello stesso suono, o di parole, risiede una forza da cui non sappiamo totalmente difenderci.
A Cipro questo ci è sembrato chiaro. L’isola è divisa in due da una Green Line che divide a metà la capitale Nicosia. Qui l’occupante e gli occupati sono divisi da un muro che permette un unico passaggio pedonale e un altro solo per le auto. In questa netta separazione pochi sono i turchi che si vedono nella parte greca e pochi, esclusi i turisti o di chi ne fa un turismo, i ciprioti-greci che vanno a Lefkosia, cosi’ chiamata la parte occupata dai turchi. La presenza dei turchi a Nicosia (che in parte erano li’ dal 1500) potrebbe passare inosservata se non si oltrepassasse il check point o se fossimo completamente sordi.
La voce del müezzin ( Arabo : muezzin, Turco: müezzin ) quasi ad intervalli regolari scandisce le fasi solari del giorno. Di notte ci avvisa dell’arrivo della luce . La presenza della sua litania è densa e gli uccelli ci cantano sopra. Senza nemmeno capirne il senso, le modulazioni della voce richiamano il mio silenzio, un’attenzione particolare. A volte invece è come il suono di un treno lontano che oramai l’abitudine ha reso sordo.
La cosa che piu’ mi ha sorpreso non sono stati i mussulmani, ma gli ortodossi che hanno sistemato anche loro degli enormi altoparlanti fuori dalle chiese a diffondere le cerimonie, questo mi è parso nuovo. Ma forse in un paese dove le chiese sono state occupate e trasformate in moschee, un chiaro e forte segnale sonoro puo’ servire a dare meglio un nome alle cose.
L’utilizzo di altoparlanti all’esterno delle moschee, in sostituzione del canto a voce spiegata del muezzin dall’alto del minareto, è uno dei problemi che le comunità mussulmane si trovano ad affrontare quando intendono installarsi in aree dove risiede una maggioranza religiosa differente dalla loro.
Dati tecnici per la presentazione dell’istallazione a Illuvisioni, 21 settembre – 6 ottobre 2013, Camerata Picena (An):
DIREZIONE (tratto dal sito: http://www.qibla.com.br/)
Qibla da Camerata Picena, Ancona
Destination Direction
136,62°
Distance
3.384,303 Km
Magnetic Declination
2,63°
ORARI (dati estratti dal sito www.islamicFinder.org)
Camerata Picena (Italia)
21 SETT = ASR 16:25 MAGHRIB 19:06 ISHA 20:37
22 SETT = ASR 16:24 MAGHRIB 19:04 ISHA 20:35
28 SETT = ASR 16:16 MAGHRIB 18:54 ISHA 20:23
29 SETT = ASR 16:15 MAGHRIB 18:52 ISHA 20:21
5 OTT = ASR 16:07 MAGHRIB 18:41 ISHA 20:10
6 OTT = ASR 16:05 MAGHRIB 18:39 ISHA 20:09
Fajr (Morning)
Between the very beginning of dawn and sunrise
Shurooq (Sunrise)
Is the time when the upper limb of the sun just starts to appear above the horizon. This marks the end time for Fajr prayer.
Dhuhr (Noon)
Between the declining of the sun & Asr
(when the shadow of something is twice its own length)
Asr (Late Afternoon)
Immediately after the last time limit of Dhuhr until (just before) the sunset
Maghrib (Evening)
Soon after the sunset until the disappearance of the twilight
Isha (Night)
After the disappearance of the twilight until midnight.